Arriviamo a Ksar Ghilane sulla pista da Douz. Si pernotta (dopo l'immancabile bagno nella pozza) e si parte verso il sud. A El Kamour si rabbocca il gasolio poi pista verso Bir Aouine, dove si inizia a fare sul serio
Un meritato campo tra Bir Aouine e Ain Ouadette, dopo la prima giornata di sabbia. Dolce tramonto, cucina da campo e chiacchiere attorno al fuoco.
Non ci sono parole da aggiungere, solo ricordi per riassaporare.
Il lato sottovento dei cordoni di dune è a nord-ovest, esattamente la direzione che stiamo seguendo. Dopo aver risalito le dune ci toccano discesone da brivido, almeno per i mezzi a passo corto come il mio...
Alla fonte di Ain Ouadette faremo il secondo favoloso campo ai bordi del laghetto. Fantastico bagno al getto della fonte termale. Unici altri esseri umani alcuni beduini coi loro animali.
Ripartiamo dal lago, stavolta verso nord. Percorso leggermente (ma solo leggermente!) più facile, anche qui non incontriamo nessuno.
Doppia montagna a forma di tavola, la sua inconfondibile sagoma è visibile da lontano.Tembaine è un crocevia ben noto ai sahariani, non troppo difficile da raggiungere da Douz o Ksar Ghilane.
Potremmo puntare a nord verso Douz, ma optiamo per un'altra giornata di erg andando verso nordovest. Sarà una giornata impegnativa...
Usciti dall'erg nei pressi del parco del Djebil ci dirigiamo verso un pozzo attivato da un mulino a vento dove faremo... una bellissima doccia e allestiremo l'ultimo campo nei pressi.
Stavolta puntiamo verso Sabria - El Faouar, seguendo vaghe tracce sul gps dopo che la pista è svanita in mezzo alle dune, fermandoci a raccogliere un po' di rose del deserto.
Credevamo che la sabbia fosse finita... invece ci tocca ancora un'intera giornata di dune di sabbia sempre più fina. L'argilla dello Chott si fa sentire, le ultime dune prima di El Faouar saranno le più difficili, ma da qui in poi saremo sull'asfalto.
Fondo di torrente in secca lungo la falesia che porta alle oasi di montagna
Risaliamo la falesia lungo una strada che dicono essere stata costruita inizialmente dai soldati di Rommel - ma forse ce ne sono più d'una nella zona. In lontananza i resti della tempesta di sabbia che ci aveva tormentati tra Nefta e Tozeur
La cascata all'oasi di Tamerza. Bella, forse un po' troppo turistica per poter trasmettere un'autentica emozione, ma l'oasi merita comunque una visita.
Nel canyon dove si dice che siano state girate scene del 'Paziente Inglese'. Purtroppo il tempo sta rovinandosi, nel resto del viaggio avremo spesso cielo coperto e qualche goccia di pioggia
El Kef (o Le Kef, significa 'fortezza') è una sorpresa, una città tranquilla con una bella medina che ricorda Sidi Bou Said ma senza turisti, e una spettacolare fortezza punica - romana - bizantina - ottomana - francese.
Da non perdere i siti romani in Tunisia. Sbeitla e El Gem già li conoscevamo, Dougga era fuori itinerario, scegliamo di visitare Bulla Regia accompagnati da una ragazza che si rivelerà guida competente
Caratteristiche di Bulla Regia le case con locali sotto il piano stradale per sfruttare il fresco nelle giornate estive.
I mosaici più belli sono ora al museo del Bardo a Tunisi, ma solo parte della città è stata scavata, alcuni mosaici anche molto belli sono rimasti in loco
Il viso di Giulia, la donna a cui si deve parte delle opere della città, ci saluta. Adesso verso il nord, e i suoi paesaggi mediterranei.